RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - De Gennaro ottiene il rito abbreviato lo scandalo del G8 continua a porte chiuse

Genova, 13 maggio 2009

Ieri prima udienza preliminare per l´ex capo della polizia, accusato di avere indotto l´ex questore Colucci a raccontare il falso
De Gennaro ottiene il rito abbreviato lo scandalo del G8 continua a porte chiuse
Tre ore di interventi da parte dei pm, ascoltate in aule anche le intercettazioni alla base delle accuse

MARCO PREVE

E´ durata tre ore la prima udienza preliminare davanti al giudice Silvia Carpanini che dovrà decidere la sorte processuale dell´inchiesta della procura di Genova che coinvolge Gianni De Gennaro, ex capo della polizia italiana oggi al vertice dei servizi segreti. Il prefetto De Gennaro è imputato, assieme all´ex capo della Digos di Genova ai tempi del G8 Spartaco Mortola, per il reato di istigazione alla falsa testimonianza.
Accusa, quest´ultima, contestata all´ex questore Francesco Colucci che durante la deposizione al processo per l´irruzione nella Diaz avrebbe modificato la sua versione per evitare un danno all´immagine del prefetto.
Con una soluzione inconsueta, ma approvata dai pm Francesco Albini Cardona e Enrizo Zucca, il giudice Carpanini ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dai legali di De Gennaro (Carlo Biondi e Franco Coppi) e Mortola (Piergiorgio Iunca) e allo stesso tempo ha consentito che restassero in aula per ascoltare l´intervento dei pm nei confronti di Colucci (difeso dall´avvocato Maurizio Mascia) che ha invece optato per il rito ordinario.
I due procedimenti proseguiranno in un´unica udienza anche nei prossimi appuntamenti del calendario. Le decisioni del giudice Carpanini (abbreviato a porte chiuse per De Gennaro e Mortola, rinvio a giudizio o archiviazione per Colucci) sono attese entro la metà di luglio.
I pm Zucca e Cardona Albini, ieri hanno parlato per tre ore durante l´udienza preliminare. Sono state fatte sentire alcune intercettazioni e letta una sintesi della memoria che controbatte le eccezioni sollevate dall´avvocato Maurizio Mascia, difensore di Colucci, sull´utilizzo di alcune telefonate. I legali hanno anche chiesto che siano dichiarate inammissibili alcune intercettazioni provenienti dall´indagine riguardante la sparizione delle bottiglie molotov introdotte alla Diaz dalla stessa polizia.